Posizionamento SEO, cosa sta cambiando nell’ottica mobile
La sfida che ogni sito e realtà web svolge per essere considerata più attendibile e autorevole da parte di Google (tutto il discorso relativo al posizionamento SEO) negli ultimi mesi ha cambiato terreno: non più i siti desktop, ma quelli mobile. La differenza è decisiva perché a cambiare non è semplicemente il dispositivo di accesso al web e quello con il quale si eseguono delle ricerche, ma tutto (o quasi) l’ecosistema nel quale ci si muove. Cerchiamo di capirne le ragioni e le differenze.
Il Mobile First Index
Quando si parla di Mobile First Index si fa riferimento a quell’algoritmo impiegato da Google per l’indicizzazione delle pagine web. La novità, rispetto al passato, è che oggi Google premia (posiziona più in alto) le pagine che sono meglio ottimizzate per il mobile e solo di conseguenza lo fa per il desktop. Questo è dipeso dal cambiamento radicale delle abitudini (e delle possibilità) degli utenti. Oggi non si accede ad internet, ci si è immersi completamente: tra smartphone, tablet, pc e dispositivi wearable la rete è intorno a noi e basta premere un tasto (e in alcuni casi si può utilizzare solamente la voce) per effettuare una ricerca. Cresce il numero degli utenti connessi e cresce il volume delle ricerche da mobile, motivo per cui Google ha adeguato i suoi algoritmi in questa direzione.
Questa è una delle principali novità che, in maniera più intensa negli ultimi mesi, sta cambiando e riassestando i risultati dei motori di ricerca (SERP). Questa nuova prospettiva (pensare prima il mobile) sarà una delle questioni decisive per il successo sul web. Dal blog della web agency Good Working è possibile rimanere sempre aggiornati e in maniera tempestiva su quelle che sono le principali novità del web e come fare per sfruttare queste risorse a vantaggio del proprio business.
Le performance dei siti mobile
A incidere in maniera determinante sul posizionamento SEO sul mobile sono l’usabilità e le performance delle pagine. Di cosa si tratta? Per quel che riguarda la cosiddetta usabilità si fa riferimento all’esperienza d’uso degli utenti (la navigazione, il CSS, l’above the fold, eccetera), mentre per le performance gli aspetti tecnici relativi al dispositivo che si utilizza per effettuare le ricerche.
Come intervenire
È importante pensare mobile per realizzare siti e contenuti adeguati a questo tipo di realtà. I siti mobile non sono banalmente dei normali siti desktop adattati ai display più piccoli degli smartphone e dei tablet, ma parliamo – anche a livello tecnico – di una realtà differente. Quando si naviga, a maggior ragione da smartphone, la velocità è essenziale. È stato infatti calcolato che un utente impiega meno di tre secondi per valutare la bontà di un sito e, eventualmente, abbandonarlo qualora non fosse coerente con le sue aspettative.
Ecco quindi che diventa decisivo predisporre il proprio sito mobile con una struttura, un codice, un layout, una cache, un font e una serie di impostazioni tali che permettano alle pagine di caricarsi in maniera rapida e capaci quindi di dare informazioni immediate all’utente. Il sito mobile deve essere il più semplice e pulito possibile, con immagini leggere e che sia facilmente leggibile.
Troppo spesso assistiamo a siti complessi e lenti da caricare. Quando si ragiona in ottica mobile bisogna considerare che non sempre si hanno le medesime capacità hardware e anche a livello di copertura di rete questa non è sempre ottimale. Un sito leggero e flessibile è capace di essere raggiunto, caricato e consultato in qualsiasi momento, in modo anche da essere valorizzati da Google in sede di posizionamento SEO.
Motivo per cui è fondamentale orientare le proprie strategie verso questa modalità di navigazione per migliorare il proprio successo.