Come strutturare un sito per favorire l’indicizzazione

indicizzazione google

Tutte le attività commerciali per aumentare il proprio prestigio e la propria autorevolezza hanno bisogno di un sito web ben organizzato, con un’interfaccia intuitiva e le informazioni necessarie per i clienti. In pratica è di fondamentale importanza la struttura del sito che deve essere facilmente navigabile per l’utente ed allo stesso tempo ottimizzato in chiave SEO per indicizzarsi in Google. Avere un sito ben fatto servirebbe a poco o nulla se non viene indicizzato nelle ricerche di Google, poiché di fatto sarebbe poco visibile e difficilmente raggiungibile dagli utenti. Esistono linee guida chiare per strutturare un sito e renderlo facilmente intercettabile dagli algoritmi di Big G, scopriamo quali sono insieme all’agenzia di SEO copywriting Scribox.it

Prima di strutturare un sito devi definire una corretta strategia da studiare in base ai risultati che vuoi ottenere ed alla tipologia del portale. La scelta e l’inserimento delle giuste parole chiave nel titolo, nei tag e nella meta-descrizione sono certamente importanti, ma rientrano nell’attività di ottimizzazione SEO on page che va fatta in un secondo momento. Inizialmente invece dovresti prestare attenzione all’ottimizzazione SEO on site che prevede la costruzione di una struttura ben definita dei menu e dei link interni. Devi quindi creare lo “scheletro” del sito, chiamato in gergo “alberatura”, all’interno del quale inserire gli “organi”.

Nel menu di navigazione devono essere presenti le pagine principali del sito che indirizzino ed accompagnino l’utente verso un percorso preciso. Scegli con attenzione le voci del menu principale senza andare fuori strada. In un e-commerce ad esempio non avrebbe senso inserire pagine come “Chi siamo”, “La nostra mission”, “Dove siamo” ecc. nel menu iniziale. L’utente infatti si ritroverebbe dinanzi a contenuti poco utili alla sua ricerca, considerando che il suo obiettivo è acquistare. La struttura ideale sarebbe quindi un menu “condito” dalle categorie dei prodotti e le relative sottocategorie. Questa struttura è utile non solo per l’utente ma anche per Google che ha maggiori strumenti per comprendere la tipologia del tuo sito, indicizzarlo e posizionarlo secondo determinate keyword. Una migliore struttura del sito facilita la navigazione ed aumenta il tempo di permanenza delle visite, con maggiori possibilità di conversione e quindi di profitti.

Per ottimizzare un sito bisogna analizzare il concetto di Crawl Budget, che può essere considerato un valore che Google assegna al tuo sito. Tramite Search Console puoi valutare quanti file, pagine ed immagini vengono scansionati e scaricati dal motore di ricerca. Ovviamente maggiore è il parametro e maggiore è l’attenzione che il motore di ricerca riserva al tuo sito, poiché evidentemente lo ritiene ricco di contenuti interessanti e rilevanti. Come migliorare il Crawl Budget e richiamare l’attenzione dell’algoritmo di Google? Per prima cosa devi aggiornare continuamente il tuo sito con contenuti nuovi e pertinenti, in modo da ridurre i tempi di scansione. Per fare un esempio pratico un sito che pubblica 15-20 articoli al giorno ha un tempo di scansione più corto rispetto ad un blog che pubblica 1-2 articoli al giorno. Per evitare percorsi inutili e dannosi allo spider di Google elimina tutto ciò che può ostacolare il percorso del Crawler come contenuti duplicati o poveri, file rotti, spam o pagine hackerate.

Un discorso a parte merita infine il Medical Update di Google, l’ultimo aggiornamento di Big G rilasciato nel mese di agosto. I siti maggiormente interessati da questo cambiamento sono quelli con pagine YMYL (Your Money or Your Life) che impattano in maniera significativa sulla vita delle persone in quanto trattano temi medici, finanziari ed economici. Trattandosi di argomenti delicati Google ha imposto una selezione particolarmente rigida e molti siti di questo genere hanno perso posizioni. Per recuperarle il sito deve attenersi all’acronimo EAT (esperienza, autorevolezza e fiducia), fornendo pagine ricche di contenuti con link in entrata ed in uscita rilevanti e fonti affidabili e sicure. Da qui deve partire la struttura del sito per adeguarsi ai nuovi algoritmi del Medical Update Google.